Brera|z: Grande Brera

Breraz 2024 12
Breraz 2024 12

Milano, 16 dicembre 2024 – Non poteva che intitolarsi “Grande Brera” il nuovo numero di BrerA|Z – l’undicesima uscita del progetto editoriale realizzato da Editoriale Domus, diretto da Walter Mariotti e promosso da EQUITA – che vuole rendere omaggio al progetto milanese, protagonista anche della copertina e definito come “una grande opportunità”.

Un progetto che sembrava utopia dall’inizio degli anni 70, che ha attraversato miriadi di vicissitudini, per essere invece annunciato poche settimane fa. Incredibile, ma vero” spiega Mariotti nel suo editoriale invocando altresì una concretezza di azioni da parte delle Istituzioni che renda effettivamente tutto realizzabile. “La Grande Brera vuole dimostrare così non solo che con la cultura si mangia ma che ogni evoluzione di una città nasce nella e dalla cultura. Nel caso del Cenacolo, l’arte produce un circuito economico formidabile, che ha tenuto in piedi tutto il sistema culturale lombardo. Unica nota a margine: tutto questo andrà gestito. E dopo l’infinita saga sulle possibilità tecniche di aprire Palazzo Citterio sarebbe paradossale che tutto si fermasse perché il Ministero non bandisce i concorsi per il personale. In quel caso, Milano e Brera c’entrerebbero poco”.

BrerA|Z accende così un faro sul delicato e quanto mai attuale concetto di valorizzazione, inteso come “riconoscimento di pregi insufficientemente considerati o screditati” di cui la cultura, fil rouge dell’iniziativa editoriale, è il simbolo per eccellenza. Lo fa anche intervistando Angelo Crespi, da gennaio 2024 direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense, che proprio al progetto Grande Brera ha dato un’accelerazione decisiva, e Marco Balich, fondatore del Balich Wonder Studio in Brera, direttore artistico ma soprattutto visionario e avanguardista, primo e unico italiano a far parte della Hall of Fame dei più grandi organizzatori di eventi al mondo. 

Questa edizione non si ferma al mondo Brera e alla cover story ma affronta come sempre le numerose sfaccettature che Milano e la Lombardia hanno da offrire, inclusi eventi, collezionismo, itinerari e iniziative del terzo settore. Una tra tutte è l’approfondimento dal titolo “I primi passi della moda italiana”, direttamente dagli archivi storici di Fondazione Fiera Milano. Fin dagli anni Venti del Novecento, infatti, l’istituzione fieristica milanese ha accompagnato l’industria del fashion Made in Italy aprendo una vetrina sul mondo. Momento in cui la moda italiana – fatta di genio e di creatività – vede protagonista Milano, che nel giro di pochi anni si conquisterà un posto di rilievo nel panorama internazionale, affiancandosi a quelle che fino ad allora ne erano le tre capitali: Parigi, Londra e New York. 

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Brera|z: Grande Brera