Brera|z: Milano allo specchio
Milano, 18 giugno 2024 – “Milano allo specchio”. Si intitola così il nuovo BrerA|Z, decima uscita del progetto editoriale realizzato da Editoriale Domus, promosso da EQUITA e diretto da Walter Mariotti, già guida dell’intero sistema Domus.
Innovazione, comunità di city users, nuovi poli della cultura: questi e molti altri gli argomenti attorno ai quali si sviluppa la narrazione di questo numero che proprio partendo dalla diversità delle persone e dai differenti modi di abitare la città, traccia la mappa di una Milano in trasformazione.
“C’è molto da imparare, non solo rispetto alle risposte che l’urbanistica, l’amministrazione pubblica, i servizi sociali e civili devono offrire ma prima di tutto alle esigenze abitative richieste da coloro che intendono la casa come un luogo di passaggio, lungo o breve ma sempre temporaneo. Per capire questi temi, queste domande, queste esigenze non abbiamo molti strumenti, ma una generazione di ricercatori, attivisti, imprenditori illuminati. A questo, oltre che all’arte, alla cultura ufficiale, all’imprenditoria, al lifestyle e a tutte le categorie che definiscono la milanesità abbiamo deciso di dedicare questo numero di BrerA|Z. Perché cultura è prima di tutto il tentativo di leggere la realtà con nuove mappe, con strumenti che, senza rinnegare il passato di cui si nutrono, interrogano il presente e guardano al futuro. Verso una società più giusta, più vera, più bella. E forse anche più felice” spiega Walter Mariotti nell’editoriale.
Come sempre sono molteplici gli spunti di riflessione offerti dal magazine. C’è, ad esempio, il racconto del sempre più amato binomio tra cucina e arte con l’offerta culinaria di grandi chef all’interno dei musei più iconici della città. Così come c’è l’omaggio ai 130 anni di storia di un simbolo, il Touring Club Italiano, nato e sviluppato proprio nel capoluogo lombardo. Immancabile la testimonianza d’autore sul quartiere Brera, stavolta affidata alle parole della giornalista e autrice Barbara Stefanelli: “E’ un quartiere che entra sottopelle, si sente un senso di appartenenza. È un luogo di esposizione della bellezza diventato teatro ideale delle creatività e delle idee anche durante manifestazioni internazionali come il Fuorisalone del mobile. Ha inoltre una bellezza di attraversamento. Se si alza lo sguardo, si scopre che esiste una città a un altro piano, come se fosse sopra quello che noi consideriamo l’unico orizzonte di attesa possibile”.