Brera|z racconta e omaggia i 100 anni della Grande Milano
Milano, 7 giugno 2023 – “La Grande Milano non è un progetto architettonico, né di potere ma una vera idea di comunità. Un progetto politico nel senso originario, che prende atto dell’unica vera realtà del mondo. Solo l‘unione fa la forza. Auguri.”
Così Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus, apre l’ottavo numero di Brera|z, rivista realizzata da ditoriale Domus e promossa da EQUITA, principale investment bank indipendente in Italia.
Il numero offre, come sempre, una prospettiva nuova e interessante per riscoprire la Lombardia partendo al cuore del capoluogo lombardo. C’è così una riflessione sull’arte pubblica come strumento e opportunità di inclusione, un vademecum per non perdere le mostre più cool dell’estate, un appuntamento speciale per un aperitivo “in un bicchiere di design” ma soprattutto, il centenario della Grande Milano.
“Così Milano è diventata Grande” si intitola la cover story e il servizio d’apertura che ripercorre la nascita della città per come la conosciamo oggi, con l’annessione degli 11 Comuni rurali dell’hinterland e quel secolo di sviluppi che ha reso il tessuto sociale il tratto distintivo e identitario dei diversi pezzi di città, con vecchi e nuovi quartieri che si rifanno il look.
“Ma Milano è una città da abitare?”. Per rispondere a questa domanda, Brera|z accoglie lo spunto dato dalla mostra promossa dall’Accademia di Belle Arti di Brera, che mette al centro il pensiero di Ugo La Pietra sullo spazio metropolitano come luogo di espressione delle persone. Mentre per fare il punto sul sempre più diffuso sistema di opere d’arte contemporanee pubbliche in città, intervista Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura a Palazzo Marino, che ne ha confermato il successo, annunciando il completamento del parco entro il 2023 con 19 interventi permanenti di artisti internazionali. Tra i contributi d’autore, quello di Lina Sotis che racconta il suo legame con il quartiere milanese di Brera, dove vive e per il quale ha fondato l’Associazione Quartieri Tranquilli: “Dopo tanti anni come cronista, mi piace continuare a essere in ascolto della città, insieme ai tanti volontari dell’associazione, offrire aiuto e risposta ai problemi, creare iniziative, eventi sociali, perché Milano sia una grande piazza dove trovarsi e avere il pensiero dell’altro. Una città di grande interesse internazionale, dove tutti vogliono venire e dove il carattere di Brera trova ancora modo di distinguersi, ieri come oggi”.